I radicali liberi sono molecole instabili e fortemente reattive che, se prodotti in maniera eccessiva, possono provocare danni alla salute poiché in grado di alterare importanti molecole come il DNA, le proteine e lipidi cellulari.
Normalmente, ciascuno di noi produce difese antiossidanti endogene ma, poiché queste non sempre bastano a contrastare lo stress ossidativo indotto dai radicali liberi, è necessario ricorrere ad una supplementazione adeguata, sia attraverso l’alimentazione (soprattutto con frutta, vegetali e noci) che con l’uso di probiotici in grado di ripristinare il corretto equilibrio del microbioma intestinale.
Proprio per verificare l’effetto della supplementazione probiotica sui marcatori dell’infiammazione e sullo stress ossidativo, è stato condotto uno studio clinico che ha coinvolto 60 donne di età compresa tra 18 e 40 anni affette da diabete mellito gestazionale, una condizione che consiste nell’aumento dei livelli di zuccheri nel sangue che si riscontra per la prima volta durante la gravidanza.
A 30 di queste donne è stata somministrata quotidianamente una supplementazione probiotica a base di Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus casei e Bifidobacterium bifidum, mentre la restante parte ha ricevuto un placebo.
In entrambi i casi il trattamento si è protratto per 6 settimane e, per l’intera durata dello studio, a tutte le partecipanti è stato richiesto di controllare settimanalmente i livelli di glucosio nel sangue.
Al termine dello studio è emerso che rispetto a coloro che hanno assunto un placebo, l’integrazione con i probiotici ha comportato:
- diminuzione significativa dei livelli di glucosio nel sangue e dei marcatori dell’infiammazione come la proteina C-reattiva sierica ad alta sensibilità*;
- riduzione della malondialdeide, una sostanza che indica la presenza di deterioramento cellulare e stress ossidativo;
- un aumento della capacità antiossidante totale (ovvero nelle donne trattate con i probiotici l’organismo presentava una maggiore capacità di proteggere cellule e tessuti dallo stress ossidativo).
Gli incoraggianti risultati ottenuti da questo studio hanno portato gli autori a concludere che nelle donne con diabete mellito gestazionale la supplementazione probiotica per sei settimane ha avuto dei reali effetti benefici.
*Questa sostanza prodotta dal fegato funziona come una sorta di spia, è in grado di individuare precocemente elementi potenzialmente dannosi per l’organismo e viene attivata in caso di stati infiammatori non provocati da microrganismi, come ad esempio le malattie reumatiche, i tumori ed altro ancora.
Fonte:
Badehnoosh B et al. “The effects of probiotic supplementation on biomarkers of inflammation, oxidative stress and pregnancy outcomes in gestational diabetes.” J Matern Fetal Neonatal Med. 2018 May;31(9):1128-1136.